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Torna al Medioevo a Finalborgo

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Finnalborgo è un gioiello a pochi passi dal mare che incanta con la sua atmosfera d'altri tempi. Il paese è situato nella Liguria di Ponente, a pochi chilometri dall'entroterra della rinomata località balneare di Finale Ligure ed è raggiungibile a piedi. L'antico borgo è molto caratteristico, c’è un castello e diversi altri monumenti storici da vedere, il che aiuta a spiegare perché Finalborgo è conosciuto come uno dei 'borghi più belli d'Italia'. Le sue origini storiche, risalenti al medioevo, sono perfettamente conservate e visibili, l'origine del borgo risale alla fine del XII° secolo, all'epoca del marchese Enrico De Guercio, ma recenti importanti scoperte archeologiche sembrano preluderne la fondazione per alcuni secoli. Capitale del Marchesato Del Carretto a partire dal XIII° secolo, sempre tormentata dalle guerre con Genova e le incursioni saracene, Finalborgo era circondata da imponenti mura ancora ben conservate e visibili. La sensazione che ancora oggi si ha camminando tra i negozi, le logge e le piazzette animate da bar e ristoranti è un senso di accoglienza e protezione che la gente deve aver provato anche molti secoli fa.

Il borgo, circondato da mura medievali con torri e porte, alterna strette viuzze, con belle piazze, colonne e grandi monumenti. I palazzi quattrocenteschi e rinascimentali (rimaneggiati durante il periodo della dominazione spagnola), il Palazzo del Municipio, il Palazzo Cavassola (che ospitò Papa Pio VII°), il Palazzo Gallesio, il Palazzo Brunengo in Piazza Aycardi e il Palazzo del Tribunale sono un patrimonio unico nel loro genere. La seicentesca Basilica barocca di San Biagio fu costruita sulla precedente chiesa medievale (1372), conservando l'abside e il campanile a forma di ottagono (1463) in stile tardo gotico. La chiesa di Santa Caterina e il complesso domenicano furono costruiti intorno al 1360, dopo la morte del marchese Giorgio I° Del Carretto, quando la vedova decise di costruire una nobile chiesa per ospitare il corpo del marito. Il convento fu poi trasformato in prigione dal 1863 al 1964, ma la sua bellezza è rimasta intatta fino ad oggi.

Oltre alla storia, FInalborgo è anche un'esperienza culinaria, in paese convivono due anime culinarie, per quanto riguarda la sua natura, una legata al mare e una di montagna. Oltre ai piatti di pesce impreziositi da erbe aromatiche ci sono anche molte preparazioni a base di verdure: i Ravioli di borgogna, i Ravioli di Scorzonera, le quiches a base di carciofi o le caratteristiche zucchine trombetta e i risotti. La famosa e deliziosa "fugassin", (focaccia fritta) e la panissa. Una ricetta tipica di Finale è quella dei "chifferi", dolci a base di mandorle, zucchero e fiori d'arancio. Chi ripropose in tempi moderni questi dolci tradizionali fu il Beato Ferro, ex marinaio con la passione dell'arte pasticcera che nel 1872 aprì una panetteria a Finalmarina, tutt’oggi ancora aperta. L'etimologia, probabilmente di derivazione araba (kefir = luna), deriva proprio dalla forma a mezzaluna che viene data a questi deliziosi dolci a base di mandorle. Un’ altra spiegazione etimologica evidenzia che la parola possa derivare dalla parola tedesca kipfel, dolce a mezzaluna ideato da un panettiere viennese per celebrare la liberazione della città dall'assedio turco nel 1683. Tipica coltivazione del luogo è l’arancio pernambucco. I vini locali sono il Vermentino, la Lumassina, il Pigato (bianco), il Rossese e il Granaccia (rosso). Altri prodotti tipici oltre al vino sono la birra artigianale, il miele e l’olio.

Festival: Ritorno al Medioevo

Ogni anno a fine agosto a Finalborgo si svolge la famosa rievocazione storica "Viaggio nel Medioevo" che celebra l'impresa del Marchese Giovanni del Carretto che in una sola notte riconquistò il borgo e pose fine alla guerra contro la potente repubblica di Genova: un evento molto particolare in cui il borgo ripercorre il suo passato con antichi mestieri, giochi medievali e antiche ricette. Il festival anima il villaggio murato con bandiere colorate, striscioni, musica celtica, spezie esotiche, giochi di spada, ballerini, arcieri e cavalieri. La festa commemora il glorioso periodo del XV° secolo, quando il marchese Giovanni, in una sola notte riconquistò il borgo e pose fine alla guerra contro la potente Repubblica di Genova. In questa occasione troverete laboratori artigianali, locande piene di clienti vestiti con costumi d'epoca e strade e piazze animate da dame, cavalieri, musica celtica medievale e buffoni, giocolieri e spettacoli di mangiafuoco. E' davvero un'occasione da non perdere. Scoprite il borgo in tutta la sua magnificenza e ricchezza. Una volta varcati i portali sarete facilmente coinvolti nell'atmosfera piena di allegria, musica, giochi, profumo di spezie provenienti da tutto il mondo e prelibatezze locali.

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Lo scrittore

Eleonora Ruzzenenti

Eleonora Ruzzenenti

Io sono Eleonora, dall'Italia. Condivido con voi una frenetica passione per i viaggi e una curiosità insaziabile per culture diverse. Su itinari troverete le mie storie sull'Italia.

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