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Napoli esoterica e misteriosa, parte 4: l'isola di Gaiola

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Questa storia di viaggio è tradotta con l'aiuto della tecnologia.

Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.

L'isola di Gaiola nel golfo di Napoli è uno di quei luoghi incredibilmente belli, circondata da un'altrettanto incredibile aura di mistero, paura e fascino. Forse queste caratteristiche vanno di pari passo o forse è solo una coincidenza, ma quello che è certo è che ogni persona che ha calpestato il suolo di questa piccola isola è morto o ha incontrato disgrazie catastrofiche...

Prima di tutto, bisogna essere precisi: l'isola di Gaiola è in realtà costituita da due minuscole isole collegate da quello che oggi appare come un ponte molto fragile e pericoloso. Gaiola si affaccia sulla collina di Posillipo e si trova al centro del Parco Subacqueo di Gaiola, un'Area Marina Protetta istituita nel 2002. La storia di Gaiola, però, risale a molto tempo fa. Secondo una leggenda, il poeta latino Virgilio (che, come abbiamo visto parlando del castello dell'Ovo, a Napoli era considerato uno stregone e un alchimista) praticava le sue arti oscure in questa zona. Per questo motivo, molti credevano che l'acqua di Gaiola fosse stata inquinata dai suoi riti magici e che una maledizione colpisse chiunque si avventurasse nella zona.

Fino all'inizio del XIX secolo l'isola era disabitata, a parte un eremita chiamato "Lo stregone", e apparteneva all'archeologo italiano Guglielmo Bechi. Gaiola fu poi venduta a Luigi de Negri che costruì la villa nel 1874, ben visibile ancora oggi. Da questo periodo in poi, ogni persona che si succedette sull'isola di Gaiola subì gravi conseguenze e alcuni di loro sono addirittura morti di una morte violenta. Hans Braum e Otto Gruenback, che acquistarono l'isola all'inizio del XX secolo, morirono subito dopo essersi trasferiti sull'isola, c’è chi sostiene che Hans Braum fu stato ritrovato morto avvolto in un tappeto e che Otto Gruenback si fosse suicidato. Il giorno dopo la moglie di Braum, Elena Von Parish, annegò a causa di una forte tempesta che fece cadere in acqua la seggiovia che collegava l'isola al continente.

Dopo Braum, l'isola fu stata acquistata dai seguenti: Maurice-Yves Sandoz e poi Edoardo Agnelli (entrambi suicidati), Paul Getty (che ha subito il suicidio del figlio maggiore, la morte del figlio minore e il rapimento di un nipote, Paul Getty III° da parte della mafia) e Gianpasquale Grappone (arrestato per truffa fallimentare). Come si vede, la "maledizione di Gaiola" sembra voler ridicolizzare le persone molto ricche che vogliono acquistare un'isola che evidentemente non può essere posseduta.

Dopo Grappone, nessuno ha mai più voluto riacquistare l'isola di Gaiola. La villa è stata trascurata e l'isola è diventata proprietà della regione Campania. Potrete ancora ammirarla dalla costa o osare avvicinarvi nuotando nelle splendide acque dell'Area Marina Protetta. O forse anche no. Godetevi la bellezza di Gaiola, il suo mare, i suoi paesaggi unici, la sua storia, ma non disturbatela. Lasciatela tranquilla.

Gaiola Island
Gaiola Island
Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola, Discesa Gaiola, 80123 Napoli NA, Italia

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Lo scrittore

Sara Anna Iannone

Sara Anna Iannone

Sono Sara Anna, appassionata di avventura, avida lettrice e appassionata di viaggi. Vi lascio esplorare e innamorarvi della mia amata Campania, l'Italia, un luogo intrigante e bellissimo.

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