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Fondazione MAST di Bologna, un polo culturale innovativo

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Questa storia di viaggio è tradotta con l'aiuto della tecnologia.

Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.

L'ultimo progetto di Labics, Fabbrica delle Arti, Sperimentazione e Tecnologia è stato inaugurato a Bologna il 4 ottobre.

Questo titolo di notizie è apparso nel 2013 ed è stato un trattamento speciale per i fanatici dell'architettura. Lo studio Labics è uno studio romano, famoso per il progetto "Città del Sole", progetto vincitore di un concorso indetto dal Comune di Roma nel 2007. E' un intervento di rigenerazione urbana. La loro prossima "grande cosa" è l'edificio della Fondazione Mast a Bologna. Come l'edificio della Fondazione Prada a Milano, è un'opera architettonica che attira l'attenzione.

La fondazione MAST è un centro culturale e filantropico che si concentra su arte, tecnologia e innovazione. Si concentrano sulla nuova generazione e sostengono l'espansione della creatività e dell'imprenditorialità. Questa fondazione è un legame tra l'Azienda e la Comunità. Afferma di sostenere progetti che fanno leva su un'identità, generano nuove idee e creano nuove relazioni. MAST sta quindi per Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia. (Produzione di arti, sperimentazione e tecnologia).

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Gli oggetti di oggi sono il risultato di una gara aperta. L'obiettivo del concorso era che i progettisti avrebbero dovuto sviluppare una soluzione spaziale che contenesse un asilo nido, una mensa, un'accademia, un club del personale, un centro benessere e di formazione, un auditorium e un museo aziendale. Il team di architetti mirava a riunire in un unico complesso funzioni diverse e a dare all'edificio maggiore forza e identità. Il risultato è una micro-città dedicata all'arte, all'innovazione e alla tecnologia che appare come un volume compatto dall'esterno. Al piano terra si trovano una mensa aziendale, una sala espositiva, sale di servizio e una palestra. Il primo piano è uno spazio espositivo e una caffetteria, mentre l'ultimo piano è destinato ad aule, foyer e auditorium (capacità di 400 persone).

Un percorso continuo attraversa l'intero edificio e collega tutte le attività, collegandole con la città. Questa innovazione sta trasformando il complesso in un concetto aperto alla comunità.

Lo schema dell'edificio è strutturato in modo da favorire l'interazione tra gli utenti che si muovono tra le varie funzioni all'interno, creando un ambiente vivace e dinamico e favorendo nuove relazioni e connessioni tra l'organizzazione aziendale e la comunità locale.

L'aspetto esterno dell'edificio è calmo e liscio, e il già citato movimento da una attraverso due rampe pedonali conduce all'ingresso principale. Molti spazi intermedi aggiungono alla dinamica e alla connessione di questo oggetto con l'ambiente circostante.

L'impianto complessivo appare come una rappresentazione dell'ambizioso programma dell'edificio, e la sua volontà è quella di andare oltre la zona di comfort aziendale e di aprire le sue attività culturali a scala cittadina.

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Lo scrittore

Zlata Golaboska

Zlata Golaboska

Sono Zlata e sono un architetto che vive nei Balcani. Sono appassionato di città, di come le persone influenzano l'architettura e viceversa, e di come i luoghi cambiano le nostre vite.

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