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Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.
Un esperto è colui che conosce così bene il suo lavoro che può permettersi il lusso di sbagliare (Michelangelo).
Una personalità complessa come Michelangelo riuscirebbe a sopravvivere vividamente nella nostra mente fino ai giorni nostri. Non solo per le sue magnifiche opere d'arte a Roma, ma anche per una cerchia di leggende che lo circondano. Impariamo insieme a conoscere alcune delle tante leggende di Michelangelo legate a Roma, la città eterna.
Il primo viaggio di Michelangelo a Roma
Michelangelo entrò in contatto con l'alta società romana grazie al suo coinvolgimento in una truffa. Una delle sue prime sculture, ormai perduta, fu venduta da un intermediario come originale, ad un prezzo esorbitante. Ma quando il cliente, il cardinale Raffaele Riario, ha smascherato l'inganno, prima voleva riavere i suoi soldi e poi voleva incontrare Michelangelo di persona. Una volta che si sono incontrati, tra i due è nata una collaborazione che è durata nel tempo.
Il Mosè di San Pietro in Vincoli
È noto che la testa del Mosè nella chiesa di San Pietro in Vincoli è troppo piccola in proporzione al corpo. La leggenda narra che Michelangelo, mentre scolpisce il marmo, premeva troppo lo scalpello e quindi fu costretto a rendere la testa più piccola e sproporzionata rispetto al corpo. Ma la statua era così bella e così viva che l'artista decise di completarla. Era così realistico che spesso si trovava a parlare con la statua. Un giorno, non ricevendo risposta, si arrabbiò e gridò: "Perché non parli", lanciando un martello al ginocchio di marmo della statua. Ancora oggi vediamo sul ginocchio destro di Mosè un segno che potrebbe essere la conseguenza di quel colpo di martello.
Inoltre, ci sono altri due fatti curiosi legati a questa statua: nella barba, possiamo vedere un ritratto di Papa Giulio II e un ritratto di donna. Entrambi possono essere visti nella parte destra di Mose.
San Pietro in Vincoli Church, Rome
Piazza di San Pietro in Vincoli, 4, 00184 Roma RM, ItaliaVilla Farnesina
Una leggenda narra che Raffaello durante il periodo in cui affrescò Villa Farnesina era talmente geloso della sua opera che aveva proibito a chiunque di entrare nella sala. A quel tempo anche Michelangelo viveva a Roma, e i due artisti erano molto gelosi l'uno dell'altro. Michelangelo voleva assolutamente vedere il lavoro del suo rivale.
Così, per sfuggire alla vigilanza, si vestiva da mercante e si dirigeva verso la Villa con tutta la sua merce. Lì si è seduto a terra in attesa dei compratori. Quando nessuno prestava attenzione, Michelangelo entrava nell'edificio, mentre Raffaello non c'era. Michelangelo fu così in grado di osservare il lavoro del suo rivale senza fretta, prese un pezzo di carbone e disegnò la testa di una bella donna sul muro.
Quando Raffaello tornò, vide subito la testa, che sembrava così viva e perfetta. Ha riconosciuto l'autore di quella meraviglia. Ma, per la sua bellezza, decise che il disegno doveva rimanere - è ancora visibile a Villa Farnesina. È un disegno a carboncino in una lunetta nella stanza di Galatea.
Villa Farnesina Rome
Via della Lungara, 230, 00165 Roma RM, ItaliaCipressi di Michelangelo
Nel cortile del Museo delle Terme di Diocleziano si trovano antichi cipressi, alcuni dei quali sono stati piantati da Michelangelo. All'epoca dell'artista c'era un chiostro dove amava riposare, durante la costruzione della chiesa di Santa Maria degli Angeli. Due di questi cipressi furono abbattuti da una tempesta nel 1888, altri resistettero e possono essere ammirati ancora oggi in tutta la loro bellezza.
Terme di Diocleziano - Museo Nazionale Romano
Via Enrico de Nicola 79, 00185 Rome, ItalyL'unica opera firmata
L'opera più famosa di Michelangelo, "La Pietà", si trova nella Basilica di San Pietro in Vaticano. E' l'unica scultura che contiene la firma dell'autore. È sul nastro che attraversa diagonalmente il busto della Vergine Maria.
Basilica Papale di San Pietro, Vaticano
Piazza San Pietro, 00120 Città del Vaticano, VaticanLa sacrestia di San Silvestro al Quirinale
Quello che oggi è un piccolo giardino, situato tra la chiesa di San Silvestro al Quirinale e l'antica sacrestia, un tempo era uno spazio molto ampio. Veniva utilizzato come luogo di incontro delle "personalità culturali" dell'epoca. Ospiti abituali di questo giardino furono Michelangelo e la bellissima poetessa Vittoria Colonna, che lo influenzarono notevolmente, soprattutto negli ultimi anni della sua vita.
Un rilievo marmoreo illustra una Pietà con la scritta "Voi tutti, che passate di qua e di là, vedete se c'è dolore uguale al mio". La bozza è attribuita a Michelangelo. Si dice che Michelangelo regalò quest'opera al proprietario del luogo, per le tante ore piacevoli che vi trascorse.
Dopo questo viaggio, scoprirete una Roma quasi sconosciuta e alternativa. Amerete Roma e le leggende di Michelangelo ancora di più. Le leggende raccontano il passato dei luoghi e sono, naturalmente, un mix di storia e mistero. Godetevi Roma, la Città Eterna!
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Lo scrittore
Mara Noveni
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