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Non è facile trovare una regione che combini paesaggi mozzafiato, monumenti culturali unici e spiagge simili a quelle caraibiche; la Laconia meridionale, in Grecia, è una di queste regioni. Ancora non molto conosciuta tra i turisti internazionali e i viaggiatori, probabilmente perché non raggiungibile velocemente dalle destinazioni più importanti della Grecia, questa zona è veramente piena di luoghi sorprendenti? Si, ci sono siti che sono difficili da dimenticare una volta visitati. Il mio consiglio è quello di stabilirsi o a Sparti (una città di medie dimensioni con molti servizi, ma non molto vicino alle attrazioni principali) o a Voion Neapoli (una piccola città nell'estremo sud della regione), noleggiare un'auto o uno scooter e iniziare a girovagare.
La regione, in particolare il territorio del comune di Monemvasia, presenta luoghi interessanti e diverse soluzioni per un buon soggiorno. Se il relax su una tranquilla spiaggia di sabbia è il vostro genere di cose, punta la testa a Pounta, un villaggio proprio sulla costa da cui si può osservare l'isola di Elafonissos. La spiaggia è ampia e completamente libera ma senza negozi o chioschi nelle vicinanze, ricordatevelo e non dimenticate nessuna cosa essenziale; non vorrete lasciare questo posto per un solo minuto quindi mettete quello di cui avete bisogno nella vostra borsa o nello zaino e non dimenticate la maschera per le immersioni: proprio sotto questa porzione di mare, infatti, c'è la più antica città sommersa del Mediterraneo, Pavlopetri, per cui lo snorkeling è altamente consigliato. È affascinante fare il bagno dentro e intorno a questo antico insediamento; va bene, non aspettatevi di trovare edifici o case in piedi, ma, ciò che è rimasto intatto fino ad ora, è sufficiente per alimentare la vostra immaginazione.
La perla di questa zona è la città di Monemvasia, un villaggio fortificato costruito proprio dietro una roccia massiccia sulla costa orientale della regione. Non importa da che parte arriviate, non vi renderete conto che c'è un villaggio nascosto, vedrete solo una strada che sembra portare alla cima della roccia. La strada invece finisce all'unica porta della città, da qui il nome ("mono" sta per "solo" ed "emvasias" per "ingresso") ed è solo il primo scorcio inaspettato che si può avere. Solo dopo pochi passi ci si rende conto di quanto sia impressionante l'assetto della città e di come si è cercato di creare un villaggio molto ben protetto. Da ogni edificio si vede chiaramente il mare di fronte, l'unico altro modo per avvicinarsi alla città oltre alla strada, e il villaggio è interamente fortificato con alte mura. Onestamente, non si può pensare che gli abitanti siano dei pazzi per aver voluto isolare e proteggere il più possibile questo luogo. La sensazione di stare in un posto speciale è forte ancora oggi.
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Lo scrittore
Federico Spadoni
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