Museo Tecnologico della Comunicazione (Collezione Cremona)


Indirizzo:
Viale dei Romagnoli, 279, 00121 Ostia, Lazio, Italy

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NOTA DI PRESENTAZIONE



Il Museo della Tecnologia della Comunicazione (Collezione Cremona) nasce all'inizio del 1950 con una prima raccolta di vari resti bellici. Successivamente è stato arricchito dall'acquisizione di quei dispositivi progressivamente messi fuori servizio dagli utenti a seguito della rapida innovazione tecnologica. Altre fonti erano quelle tradizionali: il commercio tra i collezionisti e gli acquisti dai mercati delle pulci.


Oggi la collezione comprende circa 1.500 reperti ed è suddivisa in 25 sezioni tematiche dei vari periodi evolutivi della comunicazione umana a distanza, tra cui due sezioni complementari con strutture espositive, il gigante Marconi, la biblioteca, la videoteca e varie.


Seguendo un sentiero naturalistico storico si torna indietro passo dopo passo:


Da lampi di fuoco e segnali acustici con corna e conchiglie di persone preistoriche, le trombe, le trombe, con fari e stazioni di avvistamento e le relazioni del periodo greco-romano; Nel Medioevo alcuni strumenti acustici furono utilizzati anche nel settore radiotelevisivo: campane, gong, tam-tam, megafoni, corna, sirene, ecc. per non parlare dei piccioni che hanno avuto un notevole sforzo da parte di tutte le forze in guerra sia durante la Grande Guerra che nella Seconda Guerra Mondiale; Verso la fine del 1700, con l'aiuto del telescopio, si origina il codice ottico telegrafico, noto anche come telegrafia aerea con il famoso "Telegrafo Napoleone" e molti altri sistemi di segnalazione semaforica realizzati sia in Europa che in America; Nell'Ottocento, con l'uso dell'Elettricità, inizia l'era della comunicazione tecnologica con il telegrafo, il telefono, il telex e il fax per poi proseguire con la telegrafia senza fili di Guglielmo Marconi fino ai primi giorni della radio, della radiodiffusione e della televisione con telecamere amatoriali, videoregistratori e telefoni cellulari; La sezione militare comprende gli apparati dei sistemi di trasmissione utilizzati nella Trasvolata Atlantica e durante la Seconda Guerra Mondiale con un'appendice al periodo della Guerra Fredda, fino ai radioaiuti ai sistemi di navigazione e ai collegamenti radio; Di particolare interesse le macchine di Intelligence con valigie radio, krypton di sezione, dispositivi di intercettazione, kit di protezione e decontaminazione ambientale acustica per elettronica, fotofonica e criptotelefonica, minifotocamere, pocket recorder, rilevatori di direzione a bordo e pitch, lampeggianti e apparati per ricevitori SOS, disturbatori a banda larga e sistemi di guerra elettronica; Un'appendice a questa sezione è costituita da telegeofoni, microfoni sismici e contatori Geiger; Per uso domestico, è disponibile una sezione con radioamatori e dispositivi portatili per la City Band; Un terminale terrestre per le comunicazioni satellitari chiude la parte delle telecomunicazioni in segnali, elettrici ed elettronici; Infine, alcune sezioni includono registratori e sistemi audio per telecamere a pellicola e accessori, telecamere per dilettanti e proiettori cinematografici e con il personal computer otterrà la tecnologia dell'informazione; Sezione di strumenti per la realizzazione di linee telefoniche, intermedi e amplificatori per apparecchi vari.


La Collezione Cremona ha avuto diverse occasioni di esposizione totale o parziale in Italia e all'estero ottenendo sempre riscontri favorevoli sia nelle notizie di cronaca che, in alcuni servizi di radiodiffusione, come si può evidenziare nella "Sintesi della Stampa".


Nelle edizioni dal 1998 al 2002 è stato inserito nel Guinness dei Primati "per ampiezza, rarità, diversità e importanza storica dei cimeli".


In occasione di due importanti eventi per l'occasione storica, l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica: nel 1993 con il Presidente Scalfaro per "ha ottenuto il riconoscimento di Telecomunicazioni nella Storia" presso il Museo delle Navi Romane del Lago di Nemi e nel 2001 con il Presidente Ciampi per l'inaugurazione della "Sala Guglielmo Marconi e Telecomunicazioni nella Storia" presso il Museo di Colleferro dove ha temporaneamente ospitato la Collezione Cremona.


In occasione delle celebrazioni per il centenario del Premio Nobel per la Fisica, assegnato a Marconi nel 1909, sono stati esposti al pubblico numerosi reperti della collezione in occasione di diversi eventi per ricordare l'evoluzione della scoperta della Radio Telegrafia Senza Fili di Guglielmo Marconi, i suoi successivi e significativi progressi e quanto ne è seguito.



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