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Il Teatro della Memoria nasce nel 1980 come compagnia teatrale e come teatro aperto al pubblico nel 1989, in via Cucchiari 4 locale. E' un nuovo, accogliente teatro cento luoghi dove si mescolano artisti di lunga data e giovani che si sono appena immersi nell'affascinante mondo del teatro. Oltre all'amore per il teatro, una malattia da cui è difficile guarire, condivide quel desiderio di libertà creativa alimentandosi al di fuori del teatro nazionalizzato. Nel panorama culturale milanese infatti il Teatro della Memoria offre una programmazione originale e variegata, che non si ritrova in altri, più famosi, municipi, valorizzando in modo sempre più approfondito il repertorio teatrale e musicale milanese e lombardo. Negli ultimi anni il Teatro della Memoria ha ospitato i più grandi artisti milanesi e lombardi di Piero Mazzarella Nanni Svampa, Rino Silveri Henry Beruschi Walter Valdi, Liliana Feldmann Memo Remigi, da Umberto Faini a Mirton Vaiani, da Rosalina Blacks Roberto Negri, dando spazio anche a nuovi e interessanti interpreti come Walter Di Gemma, Jessica Resteghini, Domitilla Colombo, Alberto Grasso, Roberto Sfondrini e molti altri. estremamente significativi sono anche gli autori rappresentati: da Carlo Porta a Cletto Arrighi, da Carlo Dossi Delio Tessa, dai carlo bertolazzi contemporanei Luigi Lunar, Umberto Simonetta, Giovanni Testori, Mario Mazzarella (alias Rino Silveri). E poi, naturalmente, Shakespeare, Goldoni, Pirandello, i giovani autori contemporanei, i giovani ospiti della Compagnie, tra cui la compagnia degli Ipocriti e quella di "Bad Influence" vincitrice del Fringe Festival di New York, 2013. In breve ... si nome Ha, e così via! Che cosa faranno per il Teatro della Memoria? La domanda ora è spontanea. Così la stagione 2013/2014, come le precedenti, è incentrata sulle rassegne tematiche: il Teatro Memoriale di Milano in giallo, i grandi classici e il Dramma Contemporaneo "Dopo Pirandello". Poi il teatro per bambini con burattini e altre storie, oltre alla mostra di giovani compagnie emergenti "Effetti collaterali" e che, ormai storiche, di compagnie milanesi senza sede o "Senza tetto". La memoria di una tradizione per un nuovo teatro che guarda al futuro. aleardo Caliari
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