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Lavorando al restauro delle cappelle del Sacro Monte di Varese, Pogliaghi rimase incantato dalla tranquillità e dalla bellezza di questi luoghi. A partire dal 1885 decise di acquistare alcuni terreni adiacenti sui quali iniziò a costruire la villa in cui lavorò sodo ogni giorno e fino alla morte avvenuta nel 1950. Ha concepito la casa come un laboratorio-museo dedicato al ritiro, allo studio e all'esposizione delle sue collezioni. L'edificio riflette i sapori eclettici del tempo e l'interesse del proprietario per tutte le forme d'arte, con camere ispirate a diversi stili architettonici e un giardino all'italiana punteggiato di oggetti d'antiquariato e curiosità. La villa, donata da Pogliaghi Santa Sede nel 1937 e oggi di proprietà della Biblioteca Ambrosiana di Milano, è aperta al pubblico per visite guidate e offre un ricco programma di eventi musicali e culturali.
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