Museo Casa de los Tiros

Inaugurato nel 1929, in un singolare edificio del XVI secolo, questo museo deve il suo nome, "de los Tiros", ai moschettoni o agli scatti che appaiono tra i merli della sua facciata. La sua installazione risponde al carattere interdisciplinare di ogni museo locale, dando vita ad un ambizioso programma enciclopedico guidato da studiosi e mecenati locali. Nel 1992 affronta, insieme al restauro, l'introduzione di una nuova museologia. Il nuovo progetto espositivo prevede uno spazio dedicato al paesaggio, dove viene mostrato come Granada sia oggetto di una rappresentazione costante. Dispone anche di due sale dedicate all'orientalismo, un concetto che sarebbe nato nel XIX secolo. La stanza dei viaggiatori si trova nel contesto europeo del XIX secolo, dove la Spagna è una delle mete preferite e Granada, uno degli obiettivi preferiti degli intellettuali europei. Le arti industriali sono oggetto delle sale V e VI. La Sala VII è dedicata al costumbrismo ottocentesco che si concentrava su tipologie come il bandito e, soprattutto, i gitani. Sono presenti personaggi illustri granadini o legati in qualche modo alla città così come le loro feste locali. Dispone inoltre di un'edicola a tema granadino, di una biblioteca specializzata in libri di viaggio e questioni locali e di un vasto archivio.