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Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.
Oggi, grazie alla lungimiranza di padre Gabriele Ferrari, prevosto della Chiesa di San Vincenzo in Prato in cui si dirige il teatro, vuole riaprire le sue porte e diventare un palcoscenico attivo e permanente nel panorama culturale milanese. Per questo, i programmatori, "abbiamo scelto di dare a questo teatro una connotazione, hanno detto Chiara Continisio e Marialuisa Ferrario, seppur flessibile e sempre in ascolto, chiaramente focalizzata su alcuni percorsi specifici: il teatro civico e la storia del teatro, essenzialmente, a nostro avviso, capaci non solo di intrattenere ma anche di rilanciare la riflessione, di costituirsi in momenti di conoscenza e di arricchimento, prima emozionale e poi anche culturale". Ci piace pensare che si manifesta nel vivere idee non scontati che raccontano storie nuove e mai sentite prima, che parlano il linguaggio delle emozioni in grado di aprire i canali di apprendimento. Questo è il Nuovo Teatro Ariberto. Vogliamo aprirci ai giovani in cerca di opportunità e farli dialogare con i grandi della scena teatrale, che speriamo di avere con noi. Senza dimenticare i più piccoli, per i quali nel corso di mostre di selezione e laboratori (anche per le diverse fasce d'età). " Il Nuovo Teatro Ariberto è anche una scuola di teatro, con i corsi del Teatro Del Beating, Marco filatori. Cinema (www.sanvincenzoinprato.it/cineforum.htm), grazie al cinefilo e Claudio Villa, presidente dell'ANCCI cinefilo e di una vasta cultura, e musica (www.sanvincenzoinprato.it/concerti_1.htm), grazie a Julius Markets, organista di fama internazionale. Grazie a queste iniziative, che continueranno nei prossimi anni, l'offerta del Teatro Aribert non solo è completa, ma è anche in grado di parlare più lingue e raggiungere un pubblico diverso.
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