Museo Archeologico "Ranuccio Bianchi Bandinelli"


Indirizzo:
via del Castello, 42, 53034 Colle di Val d'Elsa

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Il Museo Archeologico "Ranuccio Bianchi Bandinelli" si trova a Colle di Val d'Elsa ed è ospitato nel trecentesco Palazzo del Podestà. Al suo interno sono raccolti reperti provenienti dall'Alta Valdelsa ed in particolare dalle frazioni di Colle di Val d'Elsa e Monteriggioni. Il primo nucleo del Museo si formò a metà degli anni '70 quando alcuni membri del Gruppo Archeologico Colligiano divennero intermediari tra l'amministrazione comunale e la contessa Terrosi, proprietaria di una delle più importanti collezioni archeologiche locali che avevano intenzione di venderla; la Collezione Terrosi si formò tra l'800 e il '900 soprattutto grazie agli scavi effettuati nelle loro proprietà nella Piana del Casone. La città acquistò numerosi oggetti di grande valore, in particolare i reperti provenienti dalla grande famiglia della sotterranea Calisna Sepu, rinvenuti alla fine dell'800 e oggetto di uno dei primi studi di Ranuccio Bianchi Bandinelli negli anni Venti del secolo scorso. Da allora in poi, il museo viene costantemente ampliato e ampliato nelle sue collezioni grazie in particolare all'opera del Gruppo Archeologico Colligiano che da oltre trent'anni svolge la sua opera di tutela e conservazione del patrimonio storico e archeologico del comune. Oggi in essa si trovano complesse tombe, reperti e ricostruzioni che fanno del Museo di Colle uno dei più importanti musei senesi. Una menzione particolare merita la ricostruzione della fornace etrusca del III secolo. A.C. scoprì in località Quartaia sia i reperti provenienti da due importanti tombe etrusche delle Ville di Colle e di Dometaia. Il vero gioiello della mostra, invece, sono i fiori Kit tardo-orientalizzante di Campiglia dei Foci, chiamato Tomba Pierini dal proprietario del terreno dove è stata scavata, in cui spicca un vaso con un'iscrizione dedicatoria databile agli inizi del VI secolo ma soprattutto la magnifica ricostruzione del volto di una ragazza etrusca, realizzata dai maggiori esperti del settore dell'Università di Pisa, sepolta 2.500 anni fa in una tomba a Le Porciglia.



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