Museo dei Papi


Indirizzo:
via Costola 26, 32040 Lorenzago di Cadore

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Nato nel 2005, con la morte del Beato Papa Giovanni Paolo II, un gruppo di giovani volontari con il sostegno del parroco di Lorenzago, don Sergio De Martin, ha deciso di dedicare qualcosa di tangibile alle sei presenze papali nel piccolo borgo del Cadore. L'edificio storico della canonica, rimasto in disuso per alcuni anni, è stato sede di una mostra permanente dedicata alla presenza di questo illustre personaggio ed è stato restaurato per questo. L'edificio ottocentesco, costruito con il recupero della pietra omicida del campanile, mostra un ampio corridoio, centrale e quattro stanze laterali, come le vecchie case padronali del passato. Questo edificio è stato, per tutti i sessant'anni di ministero, sede del parroco di don Sesto Da Pra, che ha sempre accolto il Papa nelle sue vacanze, tanto da instaurare con lui un rapporto di rispetto e di profonda amicizia ed essere nominato monsignore durante l'Angelus recitato da Villa Mirabello. Per questo motivo, al piano terra, troviamo il suo ufficio con le immagini e i ricordi di questo pastore che vide le culle e le tombe di Lorenzago dal 1940 al 2000 e al piano superiore, in bellissimi arredi, collocata tutta la sua biblioteca, per volontà e testamento, rimase a disposizione della Parrocchia. L'inaugurazione del museo è avvenuta il 12 luglio 2005, in occasione della festa dei santi patroni, martiri aquilejesi Ermacora e Fortunato, di Mons. Alberto Maria Careggio Vescovo di Ventimiglia-San Remo e dell'accompagnatore Wojtyla durante le sue visite in Valle d'Aosta. La mostra è caratterizzata principalmente da fotografie raffiguranti il Santo Padre in momenti particolari, e di carattere ufficiale, arricchite gradualmente nel tempo con oggetti preziosi appartenuti a Karol Wojtyla e donati direttamente dal suo segretario personale e cittadino onorario di Lorenzago, il cardinale arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz, il vescovo emerito di Belluno-Feltre, mons. Maffeo Ducoli, il Commendatore Camillo Cibin, ex Capo della Gendarmeria Vaticana e altri amici che si sono occupati di questa iniziativa. Tra gli oggetti importanti troviamo una tunica bianca, una casula con lo stemma papale, un paio di classiche scarpe di cuoio rossastre, bastoni da passeggio, la panca utilizzata per riposare nel bosco; ma anche oggetti donati al Papa durante i suoi viaggi, tra cui i resti di una lancia proveniente dal Burundi, uno scudo di legno dalla Papua Nuova Guinea e una serie di medaglie colte in occasione del viaggio papale. Commovente è la sala dedicata alla contemplazione con una suggestiva foto di papa Wojtyla aggrappato alla croce e una preziosa reliquia proveniente direttamente da Cracovia. All'interno della struttura è presente anche una sala proiezioni dove vengono trasmessi i filmati realizzati durante i sei soggiorni. Dal 2007, un locale dedicato alla presenza di papa Benedetto XVI, che, seguendo le orme del suo predecessore ha voluto trascorrere a Lorenzago circa tre settimane. In questa sala troviamo le foto scattate nel verde della natura, lo sgabello utilizzato da papa Ratzinger per suonare il pianoforte e l'inginocchiatoio utilizzato durante la visita alla chiesa parrocchiale.



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