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La Residenza Raffaello si ispira al celebre dipinto di Raffaello "La Madonna di Foligno" (1511). Il dipinto fu commissionato da Sigismondo de' Conti, segretario di papa Giulio II, come ex voto per il miracolo che aveva visto uscire la sua casa a Foligno illesa dopo essere stato colpito da un fulmine.
La pala d'altare si trovava nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli a Roma, luogo di sepoltura di Sigismondo, da dove nel 1565 una suora del nipote del donatore la fece trasferire nella chiesa di Sant'Anna a Foligno, presso il Monastero delle contesse di Beata Angelina dei Conti di Marsciano. Fu rastrellata durante l'occupazione francese nel 1797 e portata a Parigi. Lì i lavori furono eseguiti su tela, intorno al 1800-1801, da Francois Toussaint Hacquin, lo stesso che trattò allo stesso modo la Vergine delle Rocce. In seguito tornò in Italia (1816), ma Papa Pio VII, come per altre importanti opere d'arte sacra che oggi vanta della Pinacoteca Vaticana, decise di tenerla a Roma.
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