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Montefalco è una città situata nella zona centrale dell'Umbria, vicino a Perugia, e ha certamente tutte le caratteristiche storiche tipiche di una città umbra: fondata dagli Umbri, fu poi conquistata dai Romani e successivamente dai Longobardi. Successivamente, nel corso del XIV° secolo, divenne un libero "comune" governato da mercanti e nobili, ma in seguito perse la sua sovranità a favore di un' importante famiglia, i Trinci. La città passò poi sotto il controllo dello Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia verso la metà del XIX° secolo.
Montefalco potrebbe assomigliare ad una stella a cinque punte se osservata dall’alto; il paese, infatti, ha cinque punti di accesso, ognuno dotato di una chiesa parrocchiale, che si affacciano tutti su una strada che conduce il visitatore alla piazza centrale. La vista che si gode dalla piazza è impressionante e fa guadagnare alla città il soprannome di "Il Balcone dell'Umbria".
La città ha una forte tradizione di tessuti di lino e cotone ancora molto viva e rilevante per l'economia della città. Ma ciò che davvero rende Montefalco una tappa obbligata è la sua tradizione enologica che risale ai tempi dei romani. Montefalco è il centro del Sagrantino, un vino secco audace e terroso, perfetto per abbinarsi a sapori forti e decisi come il pecorino, il tartufo nero e i piatti a base di carne. Solo alla fine degli anni Settanta fu ripresa la coltivazione del Sagrantino da parte di pochi viticoltori (i padri del "nuovo" Sagrantino) che impararono a domare gli aggressivi tannini dell'uva. Ora, più di 2.400 ettari di Sagrantino sono coltivati nella regione, rendendolo per eccellenza il vino dell'Umbria.
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Lo scrittore
Federico Spadoni
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