Dati sbagliati? Vi preghiamo di comunicarcelo hi@itinari.com.
Questa storia di viaggio è tradotta con l'aiuto della tecnologia.
Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.
Dalla seconda metà degli anni Settanta, Pontedera è diventato uno di quei paradossali teatri capitali che punteggiano la fine del Novecento, situati in periferia ma centrali. Una storia che nasce da un piccolo gruppo di dilettanti, testardo e coraggioso, ispirato al Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina. Un teatro deve essere dapprima pochi, fatti in casa, poveri e megalomane, ma pensando in grande; isolato, prima nella stessa città, ma intraprendente per legami con teatri lontani (prima di tutto Odin Teatret Eugenio Barba e poi il Teatr Laboratorium di Jerzy Grotowski). Il Centro di Ricerca e Sperimentazione Teatrale (oggi Fondazione Teatro Pontedera) è lo strumento che un giovane gruppo di giovani della provincia è stato dato per l'incontro aperto con il mondo del teatro e con i docenti, per creare opportunità di formazione artistica per se stessi e per altri giovani registi e attori che non avevano un background accademico; era una struttura immaginativa, prima organizzativa, che è diventata un punto di riferimento a livello internazionale. Nato negli anni Settanta come una giovane utopia, è oggi uno dei più importanti centri di produzione in Italia per la "ricerca". Il Centro di Pontedera era, ed è tuttora, un crocevia dove generazioni teatrali e tradizioni si incontrano e si fecondano a vicenda. Della mancanza di un teatro (come edificio) ha fatto da punto di partenza per una affascinante ricerca spaziale: il teatro di strada, il festival pensato come teatro in città, gli spettacoli come percorsi per gli spettatori. Probabilmente non c'è posto a Pontedera, all'aperto o all'interno, non è nemmeno un luogo di spettacolo: piazze, strade, giardini, cortili, banche, finestre, appartamenti, magazzini, palestre, parchi, ristoranti, garage .... A dieci anni dalla fondazione del Centro, nel 1985, Roberto Bacci e Carla Pollastrelli propongono a Jerzy Grotowski di creare un istituto dove condurre e sistematica ricerca. Così è nato a Pontedera, nell'agosto 1986, il centro di lavoro di Jerzy Grotowski. Con questa decisione il Centro Pontedera ha accolto una grande ricchezza e si è assunto una grande responsabilità: assicurare le condizioni necessarie alla ricerca di Jerzy Grotowski e Thomas Richards. Non la costruzione di un museo, ma la creazione di un ponte verso il futuro. Un punto di partenza e uno spazio portuale: questo è il teatro del bivio di Pontedera. L'esperienza della storia di Pontedera (fino al 1995) e degli uomini che l'hanno costruita viene raccontata e rivissuta criticamente in un libro di Mirella Schino dal titolo Bulzoni pubblicato nel 1996.
Il Centro di ricerca e sperimentazione teatrale nasce a Pontedera nel 1974 come prototipo di una nuova istituzione culturale e artistica, con i seguenti obiettivi:
Dal 1999 il Centro è diventato Fondazione Teatro Pontedera.
Vuoi pianificare un viaggio qui? Parla con assistente di viaggio AI Maya.