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Nelle sale a est del castello sono custodite le reliquie della raccolta dei frutti che hanno caratterizzato la ricerca archeologica friulana di fine Ottocento e inizio Novecento. Il fascino del passato e la curiosità intellettuale hanno infatti sostenuto l'attività archeologica di numerosi nobili friulani e di illustri studiosi che hanno donato al museo: vasi magnogreci, elementi funerari di epoca protostorica, romana e altomedievale provenienti da tutto il Friuli. Centinaia di vetri e ceramiche balsamiche, lucerne, urne e oggetti preziosi in ambra e oro che, con diverse composizioni, costituirono il corredo funebre di una grande necropoli scavata ad Aquileia per conto del conte Francesco di Toppo. Nel lapidario, posto nel portico del castello, si trovano iscrizioni, monumenti e sculture di epoca romana divise per tema e provenienti principalmente dalle collezioni dei conti di Gorgo e Toppo, che avevano posseduto terreni ad Aquileia e dintorni.
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