Museo Naturalistico Francesco Mina' Palumbo


Indirizzo:
VIA ROMA, 90013 Castelbuono

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FRANCESCO MINA 'PALUMBO Nato a Castelbuono il 10 marzo 1814. Figlio di un operaio, trascorre l'infanzia a Castelbuono e qui riceve le prime lezioni. Era figlio di Antonio falegname di professione e di Teresa Palumbo. Il primo di cinque bambini. L'ultima Giovanna sarà l'unica a sopravvivere e a sposare Nunzio Morici. Ha studiato medicina all'Università Reale di Palermo. Qui insieme ad Agostino Todaro, Giuseppe Inzenga, Filippo Parlatore, Enrico Piraino, Pietro Calcara e altri studiosi di talento, frequentano la scuola di botanica di Vincenzo Tineo presso l'Orto Botanico e altri illustri studiosi anch'essi molto vicini. Nel 1834 si laurea in Medicina e, l'anno successivo, si trasferisce a Napoli, dove si laurea. Nella capitale del Regno conosce i botanici Gussone Giovanni e Guglielmo Gasparrini, Oronzio e Achille Costa e altri studiosi di talento da cui ha appreso le innovazioni scientifiche. In epoca napoletana acquisisce la tecnica tassonomica e l'iconografia. Nel 1835 esegue le illustrazioni per il Regno di Napoli dei funghi, rara opera di Vincenzo Briganti pubblicata postuma dal figlio Francesco. Cade a Castelbuono poco dopo l'esercizio della professione medica guidato. Contemporaneamente inizia la sua attività di naturalista che si propone di studiare e far conoscere il patrimonio delle Madonie, allora ancora sconosciuto. Nel 1839 il suo grande amico Filippo Parlatore, futuro fondatore del centro erbariale di Firenze, visitò le Madonie dal lato di Castelbuono insieme a Carlo Heldreich e subito a Napoli per la Francia e Firenze. In questo periodo ti avvicini sempre più agli studi sulla natura e sul fù in questo periodo che inizia a produrre le sue tavole iconografiche la cui realizzazione fu promossa da Vincenzo Tineo, il suo primo maestro. Non avendo avuto figli dalla moglie Vicenta Marguglio, adotta la nipote Marietta Marguglio che un giorno sposerà Michele Morici, figlio della sorella di Mina Palumbo, Juanita e Morici Nunzio. Saranno gli eredi testamentari dello scienziato che uscirà il 12 marzo 1899. Le sue pubblicazioni sono più di 800, che vanno dalla Botanica alla Zoologia, dalla Medicina all'Entnoantropologia alla Geologia della Meteorologia. Le collezioni esposte al Museo comprendono: L'erbario con oltre 1700 essiccato La collezione entomologica La collezione paleontologica La raccolta etnoantropologica La raccolta malacologica Biblioteca scientifica Il Museo nel corso degli anni si è arricchito di naturalisti locali come collezioni La collezione ornitologica donata da A. Venchiarutti Grandson S.Biondo La collezione entomologica del M.Bellavista Le cassette entomologiche e zoologiche di F.Toscano La collezione malacologica F.Liberti La collezione ornitologica Orlando. Insieme alla sezione espositiva il Museo svolge numerose attività di divulgazione scientifica tra cui incontri, corsi, convegni, mostre, collaborazioni con università e altre istituzioni culturali; collabora inoltre con numerosi volontari e associazioni di volontariato alcuni dei quali hanno sede naturale a Castelbuono o a Castelbuono nelle Madonie. Il Museo è anche inserito nella rete MUSEA. E' dotato di innovativi supporti computerizzati attraverso sistemi di QR code e totem multimediali. Alla biglietteria vende libri naturalistici e gadget.



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