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Storicamente, l'idea del teatro fu fondata nel 1836 da un gruppo di cittadini. Genova tra il 1826 e il 1828 aveva costruito il suo teatro "Carlo Felice" ad opera dell'architetto Carlo Barabino; Novi, con evidente spirito emulatore, dieci anni dopo procedette alla costruzione di un proprio teatro, architettonicamente simile a quello genovese ma su scala minore, affidandone il progetto all'architetto Giuseppe Becchi civico e dandogli diritto al giovane re Carlo Alberto. Aperto nel 1839, viene trasferita al Comune di Novi nel 1866. L'attività nel teatro è molto vivace, tanto che nel 1906 installa anche il cinema. Vengono eseguiti lavori di ampliamento e riqualificazione per rendere funzionali gli impianti, in concomitanza con le mutate esigenze degli spettacoli, ma a causa di un incendio che distrusse il 30 settembre 1943, le attrezzature di scena il teatro fu dichiarato inutilizzabile. Nel 1965 la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte dichiara che il teatro va conservato a testimonianza della sala ottocentesca. Il teatro nel tempo ha cambiato nome ed è stato dedicato al famoso musicista Romualdo Marenco. Il teatro fu eccezionalmente utilizzato per l'ultima volta per Goliardopoli 1952. In data 25 marzo 2004 il Comune di Novi Ligure e la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria costituiscono la Fondazione Teatro "Romualdo Marenco" che propone il recupero strutturale e funzionale dell'immobile e la successiva gestione del servizio pubblico teatrale.
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