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Come molti altri capolavori italiani, anche questo deve la sua esistenza alla ricchezza e al potere di una famiglia, quella estense, in questo caso, tra le più rilevanti dell'Italia medievale. La villa fu commissionata dal cardinale Ippolito d'Este, nipote del papa Alessandro VI. Come si può intuire, la ricchezza di questa famiglia era notevole.
La costruzione di una residenza così grande e complessa, però, non è stata cosa facile. La demolizione di case, edifici pubblici e strade è stata necessaria solo per preparare il cantiere. Tra il 1563 e il 1565 fu scavata una grande quantità di terra e furono costruiti nuovi terrazzamenti, portici, grotte, nicchie e ninfee. Il vicino fiume Aniene è stato deviato per fornire acqua al complesso sistema di piscine, getti d'acqua, canali, fontane, cascate e giochi d'acqua.
Il risultato di questo incredibile lavoro è davvero mozzafiato. Gli spazi interni e le camere sono pieni di affreschi colorati e luminosi e i giardini esterni sono uno straordinario esempio del cosiddetto "stile italiano".
Sicuramente il gran numero di fontane di questa villa e il loro stile unico sono ciò che ispira turisti e visitatori ad arrivare fin qui. E queste sono ottime ragioni! Solo la vista delle Cento Fontane, Fontana di Nettuno e Fontana dell'Organo rende la visita meritevole di nota. La Fontana dell'Organo merita una piccola spiegazione: mentre l'acqua sprizza e scorre, lo speciale sistema idraulico crea un suono simile a quello di un organo, da qui il nome.
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Lo scrittore
Federico Spadoni
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