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Chi non vorrebbe avere una campagna tutta per sè, una casa non troppo lontana dalla città dalla quale fuggire, rilassarsi, e magari avere anche degli amici che verrebbero a trovarci, prendendosi una pausa dal ritmo frenetico della grande città? La maggior parte di noi lo vorrebbe. Beh, anche l'imperatore romano Adriano era della nostra stessa idea. Voleva avere la possibilità di fuggire, ogni qualvolta lo desiderasse, dalla pericolosa vita politica e dal caotico stile di vita di Roma, così decise di costruire questa incantevole villa appena fuori Roma (a Tivoli). Centoventi (!!!!!!!) ettari di composizioni artistiche, piscine, terme e giardini, alcuni aperti al pubblico e altri riservati alla privacy dell'imperatore, in cui sono esposti alcuni dei migliori esemplari del patrimonio architettonico provenienti da Egitto, Grecia e Roma.
Adriano ebbe l'opportunità di viaggiare per le province dell'Impero come comandante perciò, una volta incaricato, decise di mettere in mostra gli innumerevoli stili artistici ed architettonici dell'Impero romano all’interno di questa nuova, enorme villa.
Una delle parti più notevoli della villa, conosciuta come Canopo, è la copia di un santuario situato vicino ad Alessandria d'Egitto. Si tratta di un'enorme piscina circondata da colonne e decorata con le figure delle cariatidi.
Tra le biblioteche, i bagni, le pensioni, i giardini, le fontane e i laghetti si trova una struttura conosciuta come il Teatro Marittimo, una piscina circolare circondata da colonne con un'isola al centro. Sull'isola c'è una piccola villa romana, e perché no?
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Lo scrittore
Federico Spadoni
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