Museo de la Solidaridad Salvador Allende

Nel marzo 1971, un incontro di intellettuali chiamato "Operazione Verità" ha avuto luogo a Santiago. Tra gli altri, José María Moreno Galván dalla Spagna e Carlo Levi dall'Italia. Moreno Galván è colui che pensa di creare un museo internazionale a sostegno del governo presieduto da Salvador Allende. Tra il 1971 e il 1973 sono pervenute più di 400 opere, tra dipinti, incisioni, sculture, disegni, arazzi e fotografie. Le opere che compongono il Museo della Solidarietà di Salvador Allende sono il prodotto della vocazione solidale che ha ispirato artisti di tutto il mondo, che hanno donato le loro opere, esprimendo così il loro sostegno al progetto sociale e politico sviluppato in Cile durante il governo di Salvador Allende. Questo fattore è decisivo, e si traduce in una grande varietà di stili artistici, discorsi estetici e supporti espressivi, dando vita ad una collezione composta da circa 500 opere, che sono state esposte due volte prima del colpo di stato del 1973. Il recupero della democrazia in Cile, ha permesso alle opere provenienti dai Musei all'estero di aderire al fondo originario, rendendo possibile, nel settembre 1991, la riapertura del Museo della Solidarietà Salvador Allende che ha avuto luogo nel Palazzo delle Belle Arti.