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Il Museo Etnografico della Spezia è stato istituito nel 1906 da Giovanni Podenzana (1864-1943), musicista, etnografo e naturalista della Spezia; nel 2005 ha riaperto al pubblico nella nuova sede dell'ex oratorio di San Bernardino (XIV sec.), per via di Prione, nel centro storico della città. La rinnovata mostra con materiali della Lunigiana storica, databile dal '700 al '900 si articola attraverso alcuni temi principali: la devozione e i culti popolari, la superstizione e le pratiche magico-terapeutiche, la tradizione ligure dell'oro, i vasi della casa, i corredi funerari personali, gli attrezzi per la tessitura e la filatura familiare, il costume tradizionale maschile e femminile.
Il museo conserva ed espone numerosi reperti della collezione etnografica ed antropologica locale ed extraregionale. La collezione è stata donata principalmente da Giovanni Podenzana (1864-1943), musicista, etnografo e naturalista di La Spezia, che la realizzò tra il 1891 e il 1936. Nell'ambito del museo cittadino dell'Ottocento, la sezione etnografica AIMS offre al visitatore una visione d'insieme dell'antica società rurale locale, analizzandone gli aspetti psicologici, concentrandosi sui sentimenti religiosi popolari e sulla storia orale.
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