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Abbiamo parlato della Toscana in molte occasioni su itinari; città, sagre e terme naturali sono solo alcune delle attività che la regione può offrire e che abbiamo citato. Vorrei aggiungere alla lista un'altra location che incuriosirà i lettori che vogliono trovare un'atmosfera naturale e selvaggia e che non deluderà di certo: il Parco Regionale della Maremma. Questa zona (la Maremma) era un tempo nota come una lunga fascia costiera della Toscana meridionale che per secoli è stata una palude malarica popolata solo da pochi resistenti pescatori e alcuni allevatori di bestiame, detti butteri. Situato sul versante sud-ovest della regione, nei pressi di Grosseto, questo parco offre numerose attività all'interno della sua area di 10.000 ettari. Le zone meridionali e centrali del Parco sono dominate dai Monti dell'Uccelina. Da queste colline il panorama che si gode sembra disposto a strati: prima i boschi, poi il Tirreno e, all'orizzonte, le isole del Giglio, dell'Elba e della Corsica.
L'unico modo per entrare nel Parco è quello di recarsi al centro visite di Alberese e prendere un autobus, dalle 9 alle 14, che vi condurrà proprio all'interno, nei pressi di Pratini. Da qui partono vari itinerari e si può decidere se visitare le antiche torri e abbazie o passeggiare in direzione della spiaggia. Durante la passeggiata non stupitevi quando vedrete cervi, volpi, tassi, cinghiali e istrici passeggiare al vostro fianco. La fauna del parco è estremamente varia, protetta e libera di andare in giro.
Una volta arrivati in spiaggia ci saranno due cose che noterete subito: le dune e le capanne di legno. Questi ultimi conferiscono a tutto il litorale un tratto ancora più selvaggio di questo luogo già selvaggio. Costruite dai visitatori, sono il luogo ideale per riposare e godersi il tramonto alla fine della giornata. Ma, se avete bisogno di maggiore privacy, bisogna andare verso sud per trovare tante spiagge vuote e meno visitatori, che solitamente indossano anche pochi vestiti.
E' possibile visitare il parco a piedi, utilizzando i sentieri di trekking, o in bicicletta, a cavallo, in canoa o anche in cima ad un asino. Onestamente non posso dirvi qual è il modo migliore per percorrerlo, dovrete fare i conti con il vostro coraggio e i vostri gusti!
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Lo scrittore
Federico Spadoni
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