Teatro Greco Palazzolo Acreide


Indirizzo:
Colle dell'Acromonte, 96010 Palazzolo Acreide

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La città di Akrai, situata ad ovest della moderna Palazzolo Akreide, la più antica delle sub-colonie di Siracusa, secondo Tucicide, fondata 70 anni dopo la fondazione della patria, si trova nella parte occidentale dell'area posta tra le due valli del Tellaro a sud e dell'Anapo a nord e occupava una posizione strategica che consentiva il controllo dell'entroterra. I primi studi sulla città antica risalgono a secoli fa. XVI e riguardava il problema di identificare il sito della città antica. Il primo a identificarsi con il sito Akrai posto ad ovest di Palazzolo fu Fazello, ma è solo con il barone Judica nel sec. XIX che inizia la vera ricerca archeologica. Le più recenti ricerche all'interno del sito della città antica hanno permesso di far emergere un asse stradale (bancarelle), con orientamento ad EW, che era la strada più importante, che collegava le due porte della città (la siracusana e la selinuntina). Ha portato alla luce un tratto di circa 250 m; ha una larghezza di 4,00 m. e una pavimentazione in pietra lavica di tarda età ellenistica. Questo asse è stato intercettato da Crossroads (stenopoi), m di larghezza. 3,00 circa. Sono stati portati alla luce due a sud e 5 strada asse nord. La pavimentazione di questi sembra essere limitata alle porzioni dei valichi. Questi stenopoi intersecano obliquamente il pubblico e quei luoghi a nord sono sfalsati e non allineati con quelli a sud. Il piano urbanistico sembra aver avuto tre fasi costruttive: il periodo arcaico, l'età ellenistica e quella romana. Ad ovest il pubblico terminava in una piazza, sempre con pavimento, mentre ad est confinava con la scena teatrale che veniva poi inserita nello schema urbano. Il teatro fu scoperto nel 1824 da G. Judica. Fu responsabile dello scavo della scena, dell'orchestra, dei gradini inferiori dell'auditorium, ma anche del restauro e della ricostruzione dell'auditorium fino al dodicesimo gradino. Lo studio e la ricerca sono stati poi ripresi da L. Bernabo Brea. Complessivamente si tratta di un edificio piuttosto piccolo con l'auditorium, in gran parte ricavato nel pendio della collina, a forma semicircolare come l'orchestra. Originariamente aveva nove segmenti, separati da otto scale, ma solo uno alle due estremità sono stati costruiti interamente. Ricostruito fino al 12 ° passo non doveva avere più di 14 mancavano parodoi e l'accesso è stato da due stretti passaggi posti ai lati del palco. Riconosce un rifacimento di epoca imperiale, consiste in un pulpito posto su una parte della scena. Questo monumento è stato incorniciato in età cronologica ieroniana (III sec. aC) come la vicina bouleuterion. Il Bouleuterion, situato a sud-ovest del teatro, è stato scavato nel 1820 da Judica. E' costituito da un ambiente quadrangolare, con l'auditorium composto da sei ordini di gradini, distinti in tre cunei. Era preceduta da un portico sull'agorà. Su una collina che domina a sud il teatro è un tempio arcaico (probabilmente seconda metà del VI secolo aC), nel punto più alto della città, identificato con il tempio di Afrodite, menzionato in un'iscrizione. Sulla base di studi condotti, ha una cella con adyton e un portico anteriore; aveva una peristasi 6x13, con una seconda fila di colonne nella parte anteriore. Ad est del teatro si trovano le cave dell'Intagliata e dell'Intagliatella. Si tratta di cave di pietra, trasformato cristiana e di età bizantina sepolture e case. L'Intagliatella, che ha uno sviluppo di "io", era anche sulla parte anteriore dei solchi latomia che alloggiavano le tavolette o pinoli, con scene legate al culto degli eroi.



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