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Realmonte, piccolo centro di circa cinquemila abitanti in provincia di Agrigento, offre molti tesori, soprattutto naturalistici, da scoprire e conoscere. Pensiamo subito alla Scala dei Turchi, una famosissima e particolare scalinata di roccia bianca che si tuffa nel mare; a Capo Rossello e Monterosso, particolari promontori di calcarenite rossa che, come la Scala dei Turchi, finiscono dolcemente nel mare. Di grande bellezza è anche la Valle dei Templi, eccezionale sito archeologico inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO nel 1997.
Allontanandosi dalle bellezze naturali della costa di Realmonte, a circa 2,5 Km dal centro abitato si trova l'antica Salina, un giacimento formatosi circa 6 milioni di anni fa che, tutt’oggi, insieme alla miniera di Racalmuto e a quella di Petralia Soprana, è una delle tre saline siciliane ancora attive. La miniera è rinomata per la qualità del minerale estratto: un ottimo sale da cucina, cainite e altri sali di potassio. La lunghezza delle sue gallerie a più piani, che si estendono in sotterraneo per circa 25 km attraversando i territori di Siculiana e Raffadali, è impressionante. Gestito dall'azienda Italkali, ogni giorno si estraggono grandi quantità di sale da cucina, sale industriale e altri sali potassici. Ma il vero "tesoro" è all'interno della miniera, a meno di 100 metri sotto la superficie terrestre e 30 metri sotto il livello del mare, la Cattedrale di Sale di Realmonte, un tesoro unico al mondo sia per la sua posizione che per le sue caratteristiche. La struttura, interamente realizzata dai minatori e scolpita direttamente nella roccia salata, è raggiungibile con bus navetta e attraverso gallerie e cunicoli di vario livello, scavati dai minatori stessi.
Larga 20 metri, alta 8 e lunga circa 100, la Cattedrale di Sale di Realmonte non ha nulla da invidiare alle altre per le sue dimensioni. Inoltre, secondo alcuni esperti, presenta un'acustica che supera di gran lunga i più sofisticati Teatri d'Opera e può ospitare fino a 800 posti a sedere. Proprio qui si celebra il 4 dicembre di ogni anno la Messa di Santa Barbara, protettrice dei minatori. Tra le opere di maggiore interesse ricordiamo l'altare, scolpito in un grande blocco di sale; l'ambone, anch'esso scolpito in un blocco di sale, e la sede vescovile. La parete che chiude l'abside è scolpita con un bassorilievo raffigurante Santa Barbara; la parete sinistra presenta un bassorilievo di Gesù sulla Croce, mentre sulla parete sinistra abbiamo un bassorilievo della "Sacra Famiglia".
Le visite sono consentite solo su prenotazione solo l'ultimo mercoledì di ogni mese. Ogni visita comprende fino a 30 persone e si arriva tramite un piccolo autobus. Il gruppo viene dotato di tutte le attrezzature necessarie per la propria sicurezza (caschi con torcia, stivali, ecc.) ed è accompagnato da una guida. Non è consentita l’entrata ad un maggior numero di persone perché, essendo ancora oggi una miniera dove si lavora, si potrebbe interferire con le normali attività lavorative. Proprio per questo non è sempre facile prenotare una visita come in un museo e soprattutto in breve tempo. In ogni caso ... non disperate, armatevi di santa pazienza e cercate di contattare Italkali. Questi sono i riferimenti per chiedere informazioni o prenotare visite: 0922 816244 0922 816777
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Lo scrittore
Eleonora Ruzzenenti
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