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La Corsa Dei Ceri Di Gubbio

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Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.

Su Gubbio si può già trovare qualche informazione sul sito: il suo massiccio albero di Natale meritava un articolo speciale, ma ciò che veramente definisce l'identità di questa città non è il suo albero da record, ma la lunga tradizione della "Corsa dei Ceri". Posso descriverla come una corsa costituita da tra tre gruppi di partecipanti: uno rappresenta Sant'Ubaldo (la squadra dei gialli), uno corre per San Giorgio (la squadra dei blu) e l'ultimo per Sant'Antonio (la squadra dei neri). I partecipanti alla gara si chiamano "ceraioli" e devono portare delle candele (ceri) in salita fino alla Basilica del paese, correndo il più velocemente possibile per quattro chilometri lungo le strade e i vicoli della città. L'ordine di arrivo dei gruppi è sempre lo stesso (Gialli, Blu, Neri), ma l'obiettivo è quello di rimanere il più vicino possibile e non lasciare che il gruppo chiuda le porte della Basilica lasciandovi così fuori.

Quindi, si potrebbe pensare che si tratta di una gara; quello che non ho specificato nella mia descrizione è la dimensione delle candele che portano i ceraioli: le candele sono tre, alte e pesanti manufatti lignei, sormontati rispettivamente da statue di Sant'Ubaldo, San Giorgio e Sant'Antonio. Decorate con numerosi motivi, le candele sono fissate su barelle a forma di "H" in modo da poter essere spostate verticalmente e trasportate dai "ceraioli". Con un'altezza di quasi 5 metri, i "Ceri" sono impressionanti da vedere e necessitano di circa 10 uomini per ogni "manicchia" o palo (4 per ogni candela) per essere trasportati, con un peso compreso tra i 300 e i 400 kg. Impressionante. Ecco il video del momento in cui i ceri vengono sollevati, una performance davvero unica.

La gara si svolge ogni 15 maggio dell’anno, le sue origini sono ancora poco chiare, ma potrebbero risalire al 1160, anno della morte di Sant'Ubaldo. Quel che è certo, però, è la passione dimostrata dai gubbiani per questa tradizione. Durante i festeggiamenti la città è una festa all'aria aperta, i ristoranti sono aperti, il vino scorre e le piazze sono piene di gente che si diverte in attesa della gara. Fatevi un regalo e non perdete l'occasione di osservare questa gara unica.

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Lo scrittore

Federico Spadoni

Federico Spadoni

Sono Federico, sono nato e cresciuto in Italia. Sport e cronaca fanatico e volontario attivo. Attualmente vivo ad Atene, in Grecia. Scrivevo delle parti centrali d'Italia.

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