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Alghero, la città del corallo rosso

4 minuti di lettura

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Questa storia di viaggio è tradotta con l'aiuto della tecnologia.

Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.

Visitando Alghero, sarete deliziati da questa bellissima città "dai mille volti", dove si respira ancora storia e tradizione. Conosciamo tutti le bellissime spiagge delle coste sarde, il mare cristallino, l'ottima cucina e la cordialità del popolo sardo, ma quello che non sappiamo è che Alghero è anche la città dell'oro rosso, il corallo rosso.

Picture © Credits to istock/atese
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Passeggiando per le caratteristiche vie del centro storico, siamo circondati dalle botteghe che vendono il Corallo Rosso, espressione della cultura e della tradizione a cui l'attività artigianale è strettamente legata.

Il corallo di Alghero è anche localmente chiamato "oro rosso", per la ricchezza che produce a livello economico e sociale. Il corallo di Alghero appartiene alla specie Corallium Rubrum; è conosciuto fin dall'antichità come uno dei "migliori di tutto il Mediterraneo" ed è apprezzato soprattutto per il suo colore rosso rubino.

La tradizione dell'uso del corallo risale a tempi molto antichi, e già negli scritti di Ovidio si trovano poetiche iscrizioni dedicate a questo prezioso materiale. Anche nello "stemma ufficiale della città", concesso dal re Pietro IV nel 1355, troviamo un ramo di corallo che emerge dalle onde del mare, aggrappato ad una roccia. Non a caso la zona di Alghero è chiamata anche Costa del Corallo.

Picture © Credits to Heraldrywiki
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Riviera del Corallo
Riviera del Corallo
Via Lido, 07041 Alghero SS, Italia

Il corallo viene raccolto solo da pescatori autorizzati e ancora oggi viene lavorato dalle abili mani degli artigiani, che lo trasformano in gioielli unici e senza tempo. La pesca del corallo, tradizionalmente praticata con tecniche devastanti per l'ecosistema e con un forte impatto ambientale, è oggi sottoposta a rigorosi controlli.

Ogni anno vengono concesse circa 25 licenze per la pesca tra maggio e ottobre e ogni pescatore può raccogliere non più di 2,5 kg di corallo. La pesca è consentita solo in immersione con l'uso di un'ascia ad una profondità non inferiore a 50 metri. È vietato l'uso di robot subacquei.

Picture © Credits to iStock/johnandersonphoto
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Il corallo nella storia

Il corallo rosso non è solo il simbolo di Alghero, ma è uno dei principali simboli della Sardegna. La collezione di questo prezioso materiale risale a tempi molto antichi. Si dice che già nell'antica Roma, questo bellissimo dono del mare veniva utilizzato per creare gioielli e oggetti ornamentali. Per oltre duemila anni, la pesca del corallo ha vissuto un lungo periodo di ininterrotta fortuna. Nel 1600, proprio nel periodo barocco, raggiunse il più alto rating commerciale. A questo fiorente periodo seguì una crisi del settore, dopo la scoperta del corallo di Sciacca e del corallo giapponese.

La febbre dell'oro rosso

Mentre in America si è sviluppata la febbre dell'oro giallo, in Sardegna c'era la "febbre dell'oro rosso". I pescatori sardi dovevano affrontare i pescatori del continente, della Toscana, della Liguria e persino della Spagna. Intorno al 1870, infatti, nel porto di Alghero c'erano circa 200 imbarcazioni per la pesca del corallo, con 6000 marinai, ma solo 24 navi appartenevano ai pescatori sardi. Anche sotto questo aspetto, la Sardegna è stata terra di conquista e chiunque sia arrivato, ha strappato e portato via questi tesori della terra senza preoccuparsi dei terribili danni che si sono arrecati alla natura.

Picture © Credits to iStock/jon841
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Il corallo come simbolo

Ma la fortuna del corallo deriva dal simbolismo di magia e superstizione che gli uomini volevano dargli. La mitologia ci ricorda la leggenda secondo la quale il corallo nasce dal sangue di Medusa, che era un mostro mitologico. Il corallo diventa un amuleto che scaccia gli spiriti maligni, porta fortuna, protegge i neonati e i soldati in guerra. Questo simbolismo è stato quindi accompagnato da coralli come protezione dalle forze del male.

Picture © Credits to iStock/Easy-Asa
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Nel corso del tempo, il ruolo del corallo nella cultura e nella tradizione è diventato sempre più importante; in alcune zone della Sardegna, è stato utilizzato insieme ai bottoni d'oro, come un modo per misurare la ricchezza di abiti e gioielli femminili. Nel corso dei secoli, la lavorazione è diventata sempre più accurata, presentando vere e proprie opere d'arte. Il corallo viene modificato con la tecnica dell'incisione, che permette di cambiare i rami, utilizzando tagli, limature, abrasioni e segatura. In questo modo, prendiamo la parte migliore di ogni corallo, che diventa come una pietra preziosa da incastonare in magnifici gioielli. Tradizionalmente, il corallo è abbinato all'oro, ma le nuove combinazioni preferiscono perle e diamanti per creare tesori senza tempo.

Il corallo oggi

La tradizione della lavorazione del corallo ha mantenuto nel tempo un livello molto alto, anche grazie alla creazione di strutture dedicate alla formazione degli artigiani del corallo. Già negli anni Cinquanta la città di Alghero ha fondato la Scuola del Corallo e, ad oggi, la formazione si svolge presso l'Istituto Statale d'Arte, dove è stata creata una Sezione Corallo.

Questo complesso lavoro richiede attrezzature molto sofisticate e il corallo, prima di essere lavorato, deve passare nella camera di decompressione, poiché viene pescato ad altissime profondità. Il corallo grezzo viene venduto in grandi pezzi agli artigiani che vi lavorano. Il prezzo varia a seconda della taglia e del colore. Per completare una collana, a volte ci vogliono anni di lavoro; bisogna trovare coralli della stessa tonalità, ed è per questo che una collana di puro corallo può costare fino a 30 mila euro.

Il Museo del Corallo

Ad Alghero c'è anche un affascinante Museo del Corallo, situato all'interno della bellissima Villa Costantino, dove è possibile ripercorrere la storia di questa tradizione e conoscere le leggende legate all'oro rosso di Alghero. Villa Costantino è un edificio in stile liberty costruito dalla famiglia Costantino nel 1927. La villa si trova appena fuori dalle mura della città. L'intero percorso museale ha subito un completo restyling nel 2016, che completa la visita dal punto di vista storico e documentario.

Il Museo del Corallo fa parte del circuito dei Musei di Alghero, che raggruppa luoghi di siti culturali e archeologici legati alla storia di Alghero, la città dai mille volti.

Museo del Corallo di Alghero
Museo del Corallo di Alghero
Via XX Settembre, 8, 07041 Alghero SS, Italia
La Corallina - Coral Atelier
La Corallina - Coral Atelier
Via Roma, 79, 07041 Alghero SS, Italia

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Lo scrittore

Mara Noveni

Mara Noveni

Mi chiamo Mara, sono italiana, sono nata a Roma e cresciuta nella splendida Toscana. Da sempre innamorata della lettura e della scrittura, ho completato questo modo di esprimermi attraverso la fotografia, in particolare la fotografia di strada e di viaggio. Grazie alle mie numerose e lunghe esperienze di viaggio, ho arricchito la mia mente e la mia vita interiore.

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