© Mark Levitin
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Attrazioni uniche a sud di Mae Sot

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Questa storia di viaggio è tradotta con l'aiuto della tecnologia.

Questo testo è stato tradotto in Italiano dalla lingua originale English.

La città di Mae Sot, nell'estremo ovest della Thailandia, al confine con la Birmania, era un tempo la classica porta d'accesso al Myanmar per i viaggiatori via terra. Oggi, con la giunta tornata al potere e le regole riportate allo stato precedente al 2016, le frontiere terrestri birmane sono chiuse agli stranieri, ma la vicinanza di Mae Sot giustifica ancora il viaggio. La città stessa ha alcuni bei mercati di strada pieni di merci di contrabbando provenienti dal Myanmar e templi in stile thailandese, cinese e birmano. Ma le attrazioni veramente uniche si trovano soprattutto a sud di Mae Sot, sulla strada per (e anche) Umphang.

Grotta blu

© Mark Levitin
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Non è un'esagerazione: molte camere di questa grotta sono di un blu stupefacente. L'illuminazione elettrica gialla diluisce un po' il colore, quindi assicuratevi di regolare il bilanciamento del bianco quando fotografate l'interno. La grotta non è molto grande e presenta pochi speleotemi, ma le pareti blu striate la rendono unica. Alcune nicchie naturali sono occupate da immagini di Buddha dorate - siamo in Thailandia, cercate una grotta senza Buddha all'interno - e l'oro è particolarmente contrastante su questo sfondo. Le infrastrutture sono minime, ma il pavimento sembra essere stato piatto anche prima di essere livellato, il che rende facile una passeggiata sotterranea.

Blue Cave, Mae Sot
Blue Cave, Mae Sot
Unnamed Road JP27+X22, Tambon Mahawan, Amphoe Mae Sot, Chang Wat Tak 63110, Thailand

Cascata di Thararak

© Mark Levitin
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L'area intorno a Mae Sot è piuttosto collinosa e fornisce la pendenza necessaria per un gran numero di cascate. Alcune sono belle, altre sono noiose, ma Thararak si distingue (letteralmente) per un aspetto: per qualche motivo, precipita dall'estremità di un promontorio scosceso. Di solito le cascate si trovano all'interno di canaloni, scavati nella roccia nel corso dei millenni. Dove si vede una curva concava in una scogliera, si trova una cataratta - ma non che salta fuori da un affioramento convesso. Insieme alla Grotta Azzurra, fa sospettare che la natura abbia scelto questa regione per esperimenti artistici, mandando al diavolo le vecchie cose noiose come la fisica. Il terreno sotto Thararak è stato sviluppato, con un laghetto per nuotare e una serie di caffè. Alla cima della cascata si accede tramite ripide scale di metallo; per arrivare alle cascate dal basso, bisogna risalire un piccolo ruscello (molto facile, ma bagnato).

Thararak Waterfall, Mae Sot
Thararak Waterfall, Mae Sot
HM9V+RRF, Mahawan, Mae Sot District, Tak 63110, Thailand

Fattorie della calendula

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Non proprio uniche, ma comunque molto fotogeniche, sono le piantagioni di calendule situate su entrambi i lati della strada da Mae Sot a Khirirat. I lavoratori sono per lo più birmani, con i volti coperti di thanaka - la tradizionale polvere cosmetica del Myanmar, efficace anche come crema solare. Le calendule sono utilizzate per le offerte al tempio in molte cerimonie buddiste e la richiesta è elevata. Il periodo migliore per visitarlo è intorno a gennaio, quando le calendule fioriscono e gli operai le raccolgono, le selezionano e le confezionano. I cumuli di fiori arancioni brillanti, maneggiati da intere famiglie, con anziani e giovani che lavorano insieme, sono un'ottima occasione per fotografare la cultura come nessun'altra cosa al di qua del confine birmano.

Praticità

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I luoghi d'interesse - quelli già citati e molti altri, meno unici ma comunque degni di essere visitati - sono allineati grosso modo lungo l'autostrada che porta a sud di Mae Sot, a distanze significative l'uno dall'altro. Non c'è modo di percorrerli in un periodo di tempo ragionevole con i mezzi pubblici. L'autostop sarebbe sicuramente utile, ma l'approccio più pratico sarebbe quello di noleggiare una moto. Se non sapete guidare, ha molto più senso fermarsi in qualche punto di questa strada ed esplorare la zona da lì, senza tornare in città.

Ci sono motel lungo la strada, resort naturali e siti di glamping; la città di Mae Sot, se si opta per un maggiore comfort e varietà, offre tutto ciò che ci si aspetterebbe da un moderno capoluogo di provincia: da ville ben progettate a bungalow essenziali ma confortevoli. C'è persino un campeggio sul terreno di una comune hippie: per una cifra nominale potrete immergervi nella vita semplice dei liberi pensatori epicurei locali (e tra le nuvole del tipico fumo verdastro, ora che è legale in Thailandia).

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Lo scrittore

Mark Levitin

Mark Levitin

Sono Mark, un fotografo professionista di viaggi, un nomade digitale. Negli ultimi quattro anni sono stato in Indonesia; ogni anno trascorro circa sei mesi e l'altra metà dell'anno in viaggio verso l'Asia. Prima di allora, ho trascorso quattro anni in Thailandia, esplorando il paese da ogni punto di vista.

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